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Prodotti Vegetali

Presidente: Antonio CASANA - SOLANA S.p.A.
Segretari: Francesca De Feo, Dante Bondi

  • Confetture, Marmellate e Conserve di Frutta
  • Vegetali in Aceto, Salamoia, Olio e Funghi Diversamente Conservati
  • Succhi e nettari di frutta e ortaggi
  • Prodotti ortofrutticoli quarta gamma
  • Aziende associate
  • Confetture, Marmellate e Conserve di Frutta

    DESCRIZIONE DEL PRODOTTO

    Le confetture, le marmellate, le gelatine e le creme di marroni sono definite, a livello europeo, da una direttiva (2001/113/CE), recepita in Italia con decreto legislativo 20 febbraio 2004, n. 50. Per confettura si intende la mescolanza di polpa e/o purea di una o più specie di frutta, di zuccheri e acqua. La quantità minima di polpa e/o purea viene individuata in base alla tipologia di frutta ma in generale non può essere inferiore a 350 grammi per 1000 grammi di prodotto finito.
    Per la confettura extra vale, in linea di principio, quanto sopra ma il contenuto minimo di polpa non può essere in generale inferiore a 450 grammi per 1000 grammi di prodotto finito. La marmellata è la mescolanza di uno o più prodotti ottenuti da agrumi (polpa, purea, succo, estratti acquosi e scorze) con acqua e zuccheri. La quantità minima di agrumi utilizzata per la produzione di 1000 grammi di prodotto finito non può essere inferiore a 200 grammi. La crema di marroni è la mescolanza di purea di marroni con acqua e zuccheri. La quantità minima di purea di marroni utilizzata per la produzione di 1000 grammi di prodotto finito non può essere inferiore a 380 grammi. La gelatina è la mescolanza di succo di frutta e/o estratto acquoso di una o più specie di frutta con zuccheri. La quantità minima di succo di frutta e/o estratto acquoso utilizzata per la produzione di 1000 grammi di prodotto finito non può essere inferiore a quella fissata per la produzione di confettura.
    Le conserve di frutta sono in sciroppo, succo naturale ed acqua e non hanno una specifica legislazione di prodotto.

    STORIA

    Secondo una delle più note storie, risalirebbe a Caterina d’Aragogna l’invenzione della marmellata d’arance. Una volta sposato il re d’Inghilterra Enrico VIII, pare che solo grazie alla dolce creazione la regina spagnola riuscì a superare la terribile nostalgia verso i frutti della sua terra. Un’altra curiosa leggenda vede protagonista invece la regina Maria de Medici. Dopo il matrimonio con Enrico IV, Maria si trasferì in Francia seguita a ruota dal corteo privato di cuochi, pasticceri e gelatieri toscani. Fu in occasione di una forte carenza di vitamine (in particolare la C), diagnosticata dal medico alla regina, che alcuni uomini della corte furono mandati in Italia a recuperare gli agrumi più pregiati dell’epoca, ovvero quelli di Sicilia. La strada di ritorno per Parigi però, specialmente a cavallo, era troppo lunga. Per conservare al meglio la frutta, furono, quindi, preparate delle apposite casse contenenti marmellata, che recavano la scritta “per Maria Ammalata”. Di lì alcuni andarono a leggere sulla cassa “poir Maire ammalate”, “por marimalade – marmelade”.
    In realtà, al di là delle leggende più o meno colorite che ci sono state tramandate, sappiamo con certezza che l’origine della confettura è molto più antica. Stando al ricettario romano attribuito ad Apicio e risalente al IV-V secolo dopo Cristo, già i Greci usavano bollire le mele cotogne insieme al miele, per addensare gli zuccheri contenuti e ricavarne una conserva. Ai tempi di Roma antica, con analoga finalità, la frutta veniva invece immersa in una mistura di vino passito, vino cotto, mosto o miele. Come dolcificanti semplici del resto all’epoca dei Greci e Romani erano conosciuti solo il miele e il vino, mentre bisogna aspettare le crociate per assistere alla comparsa dello zucchero in Europa. Secondo molteplici documenti solo nel Medioevo è possibile rinvenire una confettura prodotta con metodo molto simile a quello attuale. Con la sostanziale differenza che all’epoca, in mancanza di sistemi di refrigerazione, la conservazione di lunga durata consentita dallo zucchero era una necessità. Grazie alle considerevoli importazioni di zucchero di canna delle colonie la confettura si diffuse, poi, gradualmente nei vari paesi dell’Europa settentrionale e, con essa, il termine ‘confiture” – derivante dal verbo “confettare” – usato anticamente per indicare le preparazioni alimentari destinate alla conservazione. Con il passare del tempo l’elemento dolce di queste preparazioni finì per coincidere con il solo zucchero, che soppiantò progressivamente sia il miele sia il mosto, e il termine confettare assunse il significato di ricoprire un alimento di zucchero. Per quanto concerne, invece, la frutta sciroppata, in origine la stessa aveva la funzione di conservare la frutta stagionale per renderla disponibile nei mesi tardo autunnali, invernali e di inizio primavera.

    DATI DI SETTORE

    Mostrando una discreta vitalità, il comparto delle marmellate, confetture e conserve di frutta ha chiuso il 2022 con una quantità di 76.981 tonnellate, in rialzo del 7%, per un valore di 484,1 milioni di euro, in crescita del 15%. Al loro interno hanno avuto la performance migliore marmellate e confetture, che con una incidenza di circa il 90% del totale, hanno totalizzato 68.158 tonnellate – al +6% sull’anno precedente – pari a 428,9 milioni di fatturato, in crescita del 14%. Completano il quadro, con un +15% in volume e un +23,1% in valore, le preparazioni di frutta destinate al consumo finale: i loro volumi si sono attestati nel 2022 sulle 8.823 tonnellate per un fatturato di 55,2 milioni di euro.  

    NORMATIVA

    Direttiva 2001/113/CE concernente le confetture, le gelatine e le marmellate di frutta, nonché la crema di marroni, destinate all’alimentazione umana. Decreto Legislativo 20 febbraio 204, n. 50 – Attuazione della direttiva 2001/113/CE.

    Vegetali in Aceto, Salamoia, Olio e Funghi diversamente conservati

    VEGETALI IN ACETO, SALAMOIA E OLIO

    Questi prodotti possono dividersi in due grandi categorie:

    Le "conserve acide" in quanto i metodi di produzione e stabilizzazione, nonché i tempi e le condizioni di conservazione delle stesse, mantengono il pH a valori non superiori a 4,6:
    1. Conserve acide con liquido di copertura: a base prevalentemente di vegetali singoli o miscelati tra loro, interi o tagliati, colmate con liquido di governo costituito da soluzioni acquose di aceto e/o correttori di acidità.
    2. Conserve all'olio: a base prevalentemente di vegetali singoli o miscelati tra loro, interi o tagliati, preventivamente acidificate per immersione in soluzioni acquose di aceto e/o correttori di acidità, colmate con olio.
    3. Conserve di verdura senza copertura: a base di vegetali singoli o miscelati tra loro, interi o tagliati, preventivamente acidificati per immersione in soluzioni acquose di aceto e/o correttori di acidità e confezionati senza aggiunta di liquido di copertura o salsa.

    Le "conserve non acide" le conserve con pH > 4,6:
    1. Prodotti con attività dell'acqua ridotta: conserve a base prevalentemente vegetale, alle quali sono applicati uno o più trattamenti tecnologici atti alla riduzione dell'attività dell'acqua presente nelle conserve stesse.
    2. Conserve vegetali non acide con o senza liquido di copertura o in olio: a base di vegetali singoli o in miscela tra loro, con pH > 4,6 e stabilizzate tramite sterilizzazione.

    STORIA

    La conservazione degli alimenti ad opera del sale, dell’aceto e dell’olio è una pratica di origini antiche. Mediante l’azione di queste sostanze è possibile mantenere, per un tempo più o meno lungo, le principali caratteristiche organolettiche (consistenza, sapore, odore, colore) dei vegetali e preservarli da alterazioni che ne comprometterebbero la commestibilità.

    FUNGHI DIVERSAMENTE CONSERVATI

    Con la denominazione di funghi secchi si intende il prodotto che, dopo essiccamento naturale o meccanico presenta un tasso di umidità non superiore al 12% + 2% m/m. Con la denominazione funghi porcini possono essere posti in commercio solo i funghi appartenenti alla specie Boletus edulis e relativo gruppo. E’ consentita la commercializzazione delle specie di funghi freschi spontanei e coltivati elencate nell’allegato I del DPR 14 luglio 1995, n. 376. I funghi delle specie elencate nell’allegato II del DPR 14 luglio 1995, n. 376, possono essere conservati sott’olio, sott’aceto, in salamoia, surgelati o altrimenti preparati.

    STORIA

    L'utilizzo di corpi fruttiferi fungini per scopi alimentari può certamente essere rintracciato in un passato remotissimo, quando i nostri antenati preistorici, spinti dalla fame e dalla curiosità, hanno scoperto che alcuni dei corpi fruttiferi di funghi superiori erano commestibili. Allo stesso modo, la conservazione e il commercio di funghi commestibili sono sorti subito dopo, e le prove di scambi commerciali di funghi risalgono al mondo di Greci e Romani. Più di un migliaio di funghi commestibili ectomicorrizici sono attualmente consumati nel mondo, e devono ancora essere registrate molte altre specie, in particolare in Africa e Sud America.

    TECNICHE DI LAVORAZIONE

    Surgelazione
    I processi di surgelazione consentono di mantenere eccellenti qualità organolettiche per la maggior parte delle specie di funghi ectomicorrizici, e garantiscono la disponibilità di funghi surgelati durante tutto l'anno. I funghi surgelati sono commercializzati con diverse modalità di presentazione: lamine, a cubetti, e come funghi interi. La continuità della catena del freddo rappresenta un punto critico di controllo in tutte le fasi di produzione, stoccaggio, trasporto e commercio di funghi surgelati e deve essere sempre tenuta strettamente monitorata dalle industrie alimentari all'interno dei loro sistemi di auto-controllo sulla base di analisi dei rischi e punti critici di controllo (HACCP). La surgelazione è un processo che permette di superare, con la necessaria rapidità, la zona di cristallizzazione massima e di mantenere la temperatura del prodotto in tutti i suoi punti, dopo la stabilizzazione termica, ininterrottamente a valori pari o inferiori a -18°C. Conservazione in salamoia.
    La preparazione di funghi in salamoia consiste in una breve cottura in acqua salata, di solito leggermente acidificata con acido citrico, seguita da raffreddamento e ammollo in salamoia forte. Dopo 10-15 giorni di fermentazione in tali condizioni, i funghi vengono drenati e immersi nuovamente in una nuova salamoia. In alcuni paesi, la procedura di salatura è spesso diversa: dopo la raccolta, i funghi vengono pressati tal quali, sotto sale (solido) in piccole botti e trasportati in stabilimenti di trasformazione dove vengono lavati in acqua corrente, classificati, e immersi in salamoia forte. I funghi conservati in salamoia sono normalmente utilizzati per processi industriali, cioè per produrre funghi sott'olio, salse, o altri prodotti a base di funghi.

    Essiccazione
    L'essiccazione dei funghi consiste nel ridurre il contenuto di umidità mediante riscaldamento moderato e ricambio dell'aria. Il contenuto massimo di acqua per i funghi secchi viene impostato secondo standard qualitativi internazionali (FAO / OMS 1981) e da normative nazionali, e non deve superare 12-14% in peso. Il processo di essiccazione ha importanti effetti sul colore, sulla consistenza e sull'aroma e, di conseguenza, determina il valore commerciale dei funghi commestibili ectomicorrizici secchi. E' necessario un costante flusso di aria calda (non superiore ai 60°C). Di solito, i funghi commestibili ectomicorrizici non sono scottati o chimicamente pretrattati, ma solo puliti e affettati, manualmente o meccanicamente. I funghi commestibili ectomicorrizici possono essere essiccati in casa (spesso tagliati in modo irregolare e con spessore variabile, ed essiccati in forni o al sole) o trasformati in opportuni centri di raccolta / lavorazione, dove vengono tagliati a macchina e sistematicamente essiccati in grandi forni di essiccazione dotati di controlli del flusso d'aria e della temperatura.

    DATI DI SETTORE

    Il mercato delle conserve vegetali ha totalizzato nel 2022 una quantità di 100.232 tonnellate di prodotti per un valore di 714,1 milioni di euro. Nel dettaglio dei segmenti, i vegetali in olio, primi per peso relativo all’interno della categoria, hanno raggiunto le 36.719 tonnellate per un fatturato di 256 milioni di euro. I vegetali in aceto hanno chiuso con 103,7 milioni di euro corrispondente a 15.903 tonnellate. Descrivendo poi il miglior andamento del comparto, i vegetali in agrodolce hanno segnato un +9,6% in volume, pari a 6.948 tonnellate per un valore di 44,1 milioni di euro, in crescita del 12,8% sull’anno precedente. I condimenti per il riso hanno totalizzato 10.549 tonnellate per un valore di 57,6 milioni di euro che si sono tradotti in un +3,6% in volume e un +11,7% in valore. Con un buono slancio che ha fatto sentire la propria influenza sull’andamento totale, è cresciuto anche il mercato delle olive da tavola, i cui volumi nell’ultimo anno hanno superato le 30.113 tonnellate per un valore di 257,2 milioni di euro con un incremento dell’1,3% in termini di volumi e del 6,1% in valore.

    Succhi e nettari di frutta e ortaggi

    DESCRIZIONE PRODOTTO

    Succhi 100% frutta, nettari, succhi e polpa, Il mercato presenta una ricca offerta di prodotti che hanno la frutta come ingrediente. Sia i succhi di frutta che i nettari di frutta sono disciplinati da una normativa europea. Infatti secondo la direttiva 2001/112/CE e successivi aggiornamenti (2012/12 UE del 19 aprile 2012), il succo di frutta è un prodotto fermentescibile ma non fermentato, ottenuto dalla parte commestibile di frutta sana e matura, fresca o conservata mediante refrigerazione o congelamento, appartenente ad una o più specie di frutta e avente il colore, l’aroma e il gusto caratteristici dei frutti da cui proviene. L’aroma, la polpa e le cellule ottenute mediante processi fisici adeguati dalle stesse specie di frutta possono essere restituiti al succo.
    Vediamo, dunque, qual è l’identità dei prodotti più diffusi...

    Succo 100% frutta
    E’ un prodotto ottenuto interamente dalla frutta spremuta. Come il frutto intero, il succo è costituito per circa il 90% da acqua, vitamine, sali minerali e fitocomposti che derivano dal frutto spremuto e per il restante 10% dagli zuccheri contenuti naturalmente nella frutta. La normativa europea non consente l’aggiunta di conservanti, zuccheri ed aromi al succo 100% frutta3. Cionondimeno, l’OMS inserisce gli zuccheri contenuti nei succhi di frutta nella categoria degli "zuccheri liberi".

    Nettare di frutta
    E’ il prodotto ottenuto a partire dal succo di frutta o dalla purea di frutta o da entrambi, a cui si aggiunge acqua ed eventualmente zucchero o edulcoranti. E’ consentita anche l’aggiunta di un numero molto limitato di additivi, che svolgono essenzialmente una funzione antiossidante o acidificante, mentre è vietato l’utilizzo di conservanti, coloranti nonché aromi. La normativa europea prevede che , in Italia, i nettari ottenuti esclusivamente dalla purea di frutta possano essere definiti come "succo e polpa di …". Di solito, per il nettare si scelgono tipi di frutta con molta polpa, come pera, pesca o albicocca. Secondo la Direttiva, la quantità minima di frutta contenuta nel nettare si colloca tra il 25 e il 50%, in base al tipo di frutta considerata. Per i nettari più conosciuti e consumati in Italia ( arancia, pera, pesca, albicocca, mela) , la percentuale minima di frutta è del 50% ( per l’albicocca il 40%). Benché la direttiva consenta l’aggiunta di zuccheri ai nettari fino a un massimo del 20% del peso totale del prodotto finito, la quantità media effettiva di zuccheri aggiunti per i prodotti fabbricati in Italia si colloca tra l’8 e il 10% in relazione al tipo di frutta di partenza.

    Bevande a base di frutta
    I prodotti che non rientrano nella classificazione "succo (100% frutta)" o "nettari di frutta" si ascrivono alla categoria delle bevande a base di frutta.

    CENNI STORICI

    I succhi e polpa nascono in Italia a partire dagli anni ’60, quando l’industria conserviera si afferma lavorando la tipica frutta nazionale: pere, pesche, mele e albicocche sono una frutta ricca in polpa, che non è possibile "spremere", e quindi deve essere lavorata, fino a ridurla in purea. Da qui il nome di "succo e polpa", a tal punto italiano da essere riconosciuto tal quale, senza traduzione, fin dalla prima Direttiva europea, risalente agli anni ’70.

    DATI MACRO DEL SETTORE

    In virtù di una gamma ampia e diversificata nelle tipologie di prodotto come nei formati, oltre che per gusti, il mercato italiano dei succhi e nettari di frutta e ortaggi è giunto nel 2022 a 512,1 milioni di litri per un valore complessivo di 695,6 milioni di euro che – al di là del predominio di Germania Francia e UK - vedono l’Italia nel novero dei principali mercati a livello europeo.  

    PROCESSO PRODUTTIVO - NETTARI DI FRUTTA

    La lavorazione del nettare prevede due fasi: dal frutto alla purea (semilavorato) e dalla purea al nettare; questo perché frutti come l’albicocca e la pesca sono disponibili solo per un periodo molto breve e sono delicati, quindi la loro conservazione sarebbe impossibile. La frutta viene raccolta, lavata, denocciolata, tritata e setacciata. Si ottiene quindi la polpa, alla quale viene aggiunto acido ascorbico avente la funzione di evitare variazioni di colore. La polpa viene pastorizzata a 100°C per 30 secondi.

    Questo trattamento termico ha lo scopo di:
    - inattivare gli enzimi che provocano l’imbrunimento della polpa (ossidazione dei pigmenti);
    - inattivare gli enzimi pectinolitici (questi enzimi distruggono le pectine provocando il calo della viscosità, che non è un fenomeno desiderato, perché il succo deve avere una certa viscosità);
    - uccidere i microrganismi;

    Il semilavorato così ottenuto viene confezionato in serbatoi asettici e conservato fino alla trasformazione da purea a nettare, che avviene in un momento successivo. La prima fase è la miscela della purea con gli altri ingredienti (acqua, zucchero, acidi citrico ed ascorbico), contenuti in serbatoi distinti.

    A questo punto il nettare subisce una pastorizzazione (trattamento HTST – High Temperature Short Time – mediante scambiatore di calore) e poi può essere raffreddato e confezionamento in asettico, come si fa per il succo nel brik, oppure confezionato a caldo in bottiglie di vetro che vengono convogliate in tunnel riscaldati per il trattamento finale.

    PROCESSO PRODUTTIVO -SUCCHI DI FRUTTA

    Il succo di frutta si ottiene eliminando tutta o gran parte della fibra dalla purea.
    Esempi : succo di arancia e succo di mela.
    Il succo di arancia è preparato estraendo la parte interna dei frutti con apposite macchine dette estrattori, procedendo poi alla separazione del succo vero e proprio dalla parte fibrosa con setacci e filtri. Il succo viene poi concentrato per eliminare la maggior parte dell’acqua naturalmente contenuta, permettendone una durabilità più lunga ed un minore volume di immagazzinaggio. Prima del confezionamento per la vendita al consumatore, il succo viene riportato alle condizioni iniziali restituendo l’acqua sottratta in fase di concentrazione con acqua potabile, quindi viene sottoposto a pastorizzazione e confezionamento asettico.
    Il succo di mela, invece, ha un processo produttivo diverso. È prevista una macinazione dei frutti (la mela oppone particolare resistenza all’estrazione) con aggiunta di un coadiuvante di spremitura (solitamente enzimi in grado di sciogliere le fibre) per facilitare l’estrazione del succo ed aumentare la resa di estrazione. Mediante delle presse si ottiene il “succo fiore”, cioè il succo torbido. Se si desidera mantenere questa opacità, viene effettuato un trattamento termico a 100°C circa in modo da inattivare gli enzimi pectinolitici, che andrebbero ad attaccare la pectina portando all’illimpidimento del prodotto. A questo punto si aggiunge l’acido ascorbico per evitare variazioni di colore. Per ottenere un succo limpido, invece, dopo l’estrazione di effettua una filtrazione del succo ed in fine il trattamento termico.

    Prodotti ortofrutticoli quarta gamma

    DESCRIZIONE PRODOTTO

    Sono prodotti di IV gamma quelle verdure e gli ortofrutticoli freschi che, dopo la raccolta, sono sottoposti a processi tecnologici di minima entità finalizzati a garantirne la sicurezza igienica e la valorizzazione, seguendo le buone pratiche di lavorazione. Questi trattamenti si fondano principalmente sul mantenimento della catena del freddo, che deve essere infatti una costante che accompagna il prodotto ortofrutticolo in tutte le sue fasi, dal post-raccolta al consumo. Pertanto, si definiscono Prodotti Ortofrutticoli di IV Gamma la frutta, la verdura e, in generale, gli ortaggi freschi, a elevato contenuto di servizio, confezionati e pronti per il consumo.

    La IV gamma coniuga genuinità e aspetti di praticità di consumo e fornisce così un alimento che ben risponde alle principali tendenze dei consumi alimentari: verso i cibi confezionati e pronti per essere usati, con un elevato contenuto naturale e requisiti legati alla salute (healthy). Tra i vantaggi dell’acquisto dei prodotti di quarta gamma, il risparmio di tempo è uno degli aspetti fondamentali, ma altresì importanti sono il basso contenuto calorico dei prodotti di quarta gamma, la ricchezza di fibre e sali minerali, le proprietà antiossidanti, la voluminosità e la praticità.

    DATI DI SETTORE

    Il fatturato dei prodotti  ortofrutticoli di IV gamma ha segnato un valore di produzione di 1.051,2 milioni di euro, generando un +4,8% sull’anno precedente.

    PER SAPERNE DI PIÙ

    www.frescheepronte.it

    Frutta e verdura tutto l'anno: i vantaggi dei prodotti di IV gamma

    ELENCO AZIENDE ASSOCIATE

    ADM ITALIA S.R.L. - Via Abruzzo 6 - 24044 Dalmine (BG)  

    AGRUMARIA REGGINA S.R.L. - Via Nazionale 167 - 89135 Reggio Calabria (RC) - www.agrumariareggina.it  

    ALI - BIG S.R.L. - Via Per Airuno 25/a - 22050 Brivio (LC) - www.bellfoodgroup.com  

    APICOLTURA CASENTINESE S.R.L. - Via dell'Artigianato 10/12 - 52011 Bibbiena (AR) - www.apicolturacasentinese.com  

    AZIENDA AGRIMONTANA S.P.A. - Localita Ponte della Sale - 12011 Borgo San Dalmazzo (CN) - www.agrimontana.it  

    BONDUELLE ITALIA S.R.L. - Via Trento - 24060 San Paolo D'Argon (BG) - www.bonduelle.it  

    CESARIN S.P.A. - Via Moschina 3 - 37030 Montecchia di Crosara (VR) - www.cesarin.it  

    CITRES S.P.A. - Via del Giglio 19 - 37051 Bovolone (VR) - www.citres.com  

    COELSANUS INDUSTRIA CONSERVE S.P.A. - Via Ca' Berta 1 - 36040 Sossano (VI) - www.coelsanus.com  

    COSWELL S.p.A. - Via Piero Gobetti 4 - 40050 Funo Di Argelato (BO) - www.coswell.biz/home-it

    DA-FAL S.R.L. - Via Privata G. Fioruzzi 1 - 29019 San Giorgio Piacentino (PC) - www.dafal.it  

    DI VITA S.P.A. - Via Poirino 13 - 10022 Carmagnola (TO) - www.divita.it  

    F.LLI BELOTTI S.R.L. - Via Tribulina 12 - 24020 Abbazia di Albino (BG) - www.belotticonserve.it  

    FRATELLI POLLI S.P.A. - Via C. Battisti 1059 - 51015 Monsummano Terme (PT) - www.polli.it  

    FRATELLI SACLÀ S.P.A. - Piazza Amendola 2 - 14100 Asti (AT) - www.sacla.it 

    FRUTTAGEL Soc. Coop. p.A. - Via Nullo Baldini 26 - 48011 alfoNsine (RA) - www.fruttagel.it 

    GIACINTO CALLIPO CONSERVE ALIMENTARI S.P.A. - Via Riviera Prangi 156 - 89812 Pizzo (VV) - www.callipo.com 

    GRECI INDUSTRIA ALIMENTARE S.P.A. - Via Traversante 58 - Ravadese - 43122 Parma (PR) - www.nonsolobuono.it/greci/  

    GRUPPO FINI S.P.A. - Via Confine 1583 - 41017 Ravarino (MO) - www.gruppofini.it  

    HANS ZIPPERLE S.P.A. - Via Max Valier 3 - 39012 Merano (BZ) - www.zipperle.it  

    HERO ITALIA S.P.A. - Via Leoni 4 - 37121 Verona (VR) - www.hero.it 
    IPRONA TRENTO S.p.A. - Via A. Degasperi 130 - 38100 Trento (TN) - www.iprona.com/it/iprona-trento-spa

    ITALCANDITI S.P.A. - Via Cavour 10 - 24066 Pedrengo (BG) - www.italcanditi.it  

    JONICA JUICE S.R.L. - Via Albertina Brogliati 56 - 39012 Merano (BZ) -  

    LA CESENATE CONSERVE ALIMENTARI S.p.A. - Via Cervese 364 - 47521 Cesena (FC) - www.lacesenate.it  

    LA DORIA S.P.A. - Via Nazionale 320 - 84012 Angri (SA) - www.gruppoladoria.it 

    LA LINEA VERDE SOCIETÀ AGRICOLA S.P.A. Soc. Agricola p.A. - Via Artigianale 49 - 25025 Manerbio (BS) - www.lalineaverde.it  

    L'APE DI GARDIN S.R.L. - Via Matteotti 27 - 36048 Barbarino Mossano (VI) - www.apegardin.it;

    MENZ & GASSER S.P.A. - Zona Industriale - 38050 Novaledo (TN) - www.menz-gasser.it  

    MONTALBANO INDUSTRIA AGROALIMENTARE S.P.A. - Via Gerbamaggio 14 - 51036 Lamporecchio (PT) - www.montalbanofood.com 

    NERI INDUSTRIA ALIMENTARE S.R.L. - Via Amendola 27 - 51035 Lamporecchio (PT) - www.nerisottoli.com  

    ORI FRIGO S.R.L. - Via Ravenna 558 - Fossanova San Marco - 44100 Ferrara (FE) - www.orifrigo.it  

    ORTOROMI SOC. COOP. AGRICOLA a R.L. - Via Stroppari 25/A - 35012 Villanova di Camposampiero (PD) - www.ortoromi.it  

    PAGNAN S.R.L. - Via I° Maggio 19 - 31011 Asolo (TV) - www.pagnan.com  

    PARMA IS S.R.L. - Via Cesare Sarti 30 - 43029 Traversetolo (PR) - www.parmais.it;

    PARMALAT S.P.A. - Via delle Nazioni Unite 4 - 43044 Collecchio (PR) - www.parmalat.it  

    PEPSICO BEVERAGES ITALIA S.R.L. - Via del Bosco Rinnovato, 8 - edificio U4 - 20057 Assago (MI) - www.pepsico.co.it  

    PONTI S.P.A. Società Benefit - Via Ferrari 7 - 28074 Ghemme (NO) - www.ponti.com  

    PUCCI SRL S.R.L. - Via Tomba 15 - 48022 Lugo (RA) - www.pucci.it  

    PURATOS S.R.L. - Via Lumière Fratelli 37/A - 43122 Parma (PR) - www.puratos.it  

    RALÒ S.R.L. - Vocabolo Felceto 12, Z.I. CAVALIERI - 62024 Matelica (MC) - www.castellino.it  

    SALGAR S.R.L. - Via per Trescore 28 - Fraz. Scannabue - 26020 Palazzo Pignano (CR) - www.salgar.it  

    SAN LIDANO Soc. Coop. a R.L. - Via Migliara 46 s.n.c. - 04010 Sezze Scalo (LT) - www.sanlidano.it  

    SERBOSCO S.R.L. - Via Luigi de Zorzi 11 - Z.I. Arten - 32030 Fonzaso (BL) - www.serbosco.it  

    SIMENS ALIMENTARE S.R.L. - Vicolo Francesco Baracca 1 - 35018 San Martino Di Lupari (PD) - www.simensalimentare.it  

    SPREAFICO FRANCESCO & F.LLI S.P.A. - Via C. Lombroso, 54 - 20137 Milano - www.spreafico.net  

    SPUMADOR S.P.A. - Via alla Fonte 13 - Frazione Caslino al Piano - 22071 Cadorago (CO) - www.spumador.com  

    SUNCAN S.P.A. - Via Pomello 22 - 29010 Castelvetro Piacentino (PC) - www.suncan.it  

    VALSOIA S.P.A. - Via Ilio Barontini 16/5 - 40138 Bologna BO - www.valsoia.it 

    ZERBINATI S.R.L. - Via Salmazza 7 - 15032 Borgo San Martino (AL) - www.zerbinati.com/it 

    ZUCCATO F.LLI S.P.A. - Via Dante 2 - 36010 Chiuppano (VI) - www.zuccato.it  

    ZUEGG S.P.A. - Via Francia 6 - 37135 Verona (VR) - www.zuegg.it