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Prodotti alimentari

Presidente: SILVIA AMBROSOLI - G.B. AMBROSOLI S.P.A.
Segretari: Eleonora BIANCHI, Giorgio RIMOLDI, Adele SCICCHITANO

  • Tè, spezie, erbe infusionali e aromatiche
  • Chips e Snacks
  • Miele
  • Involucri naturali per salumi
  • Aziende associate
  • Tè, spezie, erbe infusionali e aromatiche

    Il è la bevanda più consumata al mondo dopo l’acqua. Deriva dalla pianta del tè "Camellia sinensis L. Kuntze" e si ottiene per infusione delle foglie. Si coltiva in più di 30 Paesi ma la maggiore produzione è concentrata in Cina, India, Sri Lanka, Kenia e Turchia. Questi Paesi rappresentano circa l’80% della produzione mondiale. Oltre a questi segnaliamo: Indonesia, Giappone, Tanzania, Camerun, Vietnam e Argentina. La produzione di tè si stima in oltre 5.900.000 di tonnellate. In confronto ad altri Paesi, il consumo di tè in Italia è molto basso (12 litri/anno) pro capite (valore riferito all’anno 2018).
    Consumiamo il tè principalmente durante la prima colazione. La diffusione del suo consumo è legata al sapore gradevole, alla facilità di preparazione e agli aspetti di socializzazione che sono legati alla sua utilizzazione. Inoltre la crescente attenzione verso uno stile di vita sano e al benessere psico- fisico, che privilegia la naturalità degli alimenti, ha contribuito ad accrescere la curiosità dei consumatori nei confronti del tè. Il tè nero rimane la miscela favorita ma negli ultimi anni il tè verde ha preso sempre più piede, riscuotendo un grande successo. Una crescente attenzione alla salute e al benessere rappresenta senza dubbio il principale trend di comportamento del consumatore. Una dinamica confermata anche dalla crescente rilevanza dei prodotti con caratteristiche funzionali. La crescita più importante nel consumo di tè si registra nei consumatori di età compresa tra i 25-40 anni. Come in Francia, anche in Italia la distribuzione avviene principalmente nei supermercati (51.9% dei volumi venduti).
    L’assortimento offerto è sempre più ampio. I consumatori stanno imparando che il tè è molto di più e sono sempre alla ricerca di miscele particolari da gustare quotidianamente e in vari momenti della giornata. Tra le varie tipologie di tè (classici, deteinati, verdi, fruttati e bianchi), il tè nero e il tè verde sono i più consumati; anche le vendite delle varietà aromatizzate sono in aumento.

    Col termine spezie si indicano genericamente sostanze aromatiche di origine vegetale (ad esempio dragoncello, timo, melissa, ginepro, maggiorana, zafferano) che vengono usate per aromatizzare e insaporire cibi e bevande, e, specialmente in passato, usate anche in medicina e in farmacia.
    Molte di queste sostanze hanno anche altri usi, ad esempio per la preservazione del cibo, in rituali religiosi, cosmesi o profumeria. Ad esempio, la curcuma è usata anche nell'ayurveda; la liquirizia ha proprietà officinali; l'aglio viene usato come vegetale nella cucina.
    Tra i vari cibi di cui ci nutriamo, pochi hanno avuto una storia così affascinante e misteriosa come le spezie. Il vocabolo spezie deriva dal latino “species”, termine che oltre al significato originario “specie” venne assumendo nel Medioevo quello di merci o derrate.
    La ricerca di spezie ha portato alla scoperta e alla conquista di continenti e alla fondazione e distruzione di imperi. Un tempo le spezie erano preziose come l'oro, venivano custodite gelosamente, ed erano considerate un tesoro di inestimabile valore. Erano le “merci" per eccellenza, che giungevano dal lontano Oriente. Ottenute da radici, cortecce, germogli, semi e bacche, erano impiegate per aromatizzare e conservare i cibi, a scopo alimentare, medicinale, per profumare e per mille altri usi.
    Cosa sono le spezie oggi lo sappiamo, ma un tempo quindi erano soprattutto una “moneta” pregiata, la concorrenza per il controllo dei loro traffici ha generato guerre e alleanze, ha ispirato grandi scoperte, e soprattutto ha determinato l’importanza strategica degli scali commerciali.
    Nuove piantagioni furono avviate in altre colonie tropicali francesi: le Seychelles, Reunion, Cayenna e Zanzibar. All'inizio del XIX secolo, non avendo più alcun paese il monopolio esclusivo delle spezie, i prezzi iniziarono a scendere e le spezie divennero sempre meno rare, e alla portata di molti.
    Oggi le spezie provengono da tanti diversi paesi, e, dopo secoli di lotte per il controllo del loro commercio, sono di uso comune e facilmente reperibili. Rimangono comunque ingredienti mai banali, e suscitano un sempre crescente interesse. La vitalità e la magia di questi antichi aromi si è conservata nel tempo, e rende speciale e raffinata anche la ricetta più semplice.
    Ogni prodotto ha la sua storia, le sue procedure, le sue tecniche di lavorazione. Una volta accertata l’idoneità igienico-sanitaria del prodotto la partita fa il suo ingresso nello stabilimento. Ad ogni partita in ingresso vengono affidati dei codici lotto, che lo identificheranno in ogni fase della naturale vita del prodotto. Il controllo sensoriale è la prima valutazione che permette di identificare la qualità delle materie prime.
    Sapore, colore, odore vengono valutati attentamente. Nelle fasi successive di lavorazione, spezie ed erbe vengono vagliate e selezionate.
    Adesso le strade si dividono: ci sono prodotti che necessitano di macinature e prodotti che, invece, possono essere utilizzati tal quali. La macinatura è la parte più delicata del processo di lavorazione delle erbe e delle spezie. I profumi che ci donano sono infatti dovuti alla quantità di olii essenziali presenti nella materia prima.
    Le miscelazioni: aromi e sapori da dosare con gusto saranno parte integrante delle diverse produzioni.
    Il confezionamento rappresenta la parte non meno importante della produzione. Il prodotto può essere confezionato in buste di varie grammature, vasi in materiale plastico e Pet, vetro. Il peso varia, ovviamente, rispetto alla volumetria del prodotto confezionato. Nel caso dei prodotti in vaso, dopo la dosatura il prodotto viene capsulato, passato dal controllo peso, dal metal detector per evitare il rischio di contaminazione ferrosa e successivamente etichettato. L’etichettatura risponde in pieno alle normative vigenti inerenti la sicurezza igienico-sanitaria, alla rintracciabilità degli alimenti e degli imballi, alle specifiche tecniche dei vari prodotti.

    Le infusioni di erbe e frutta sono tra le bevande più popolari e apprezzate al mondo, grazie alla loro varietà quasi illimitata e all'intera gamma di sapori per soddisfare ogni gusto e ogni occasione. Per le infusioni vengono utilizzate piante o parti di piante che non provengono dalla pianta del tè (Camellia sinensis L. Kuntze) e sono destinati all'uso alimentare mediante l'infusione di acqua appena bollente. Includono anche miscele di infusi a base di erbe e frutta con il tè come componente minore.
    La gamma comprende sia prodotti classici realizzati con parti di piante ottenute da una singola pianta, ad esempio menta piperita, sia miscele di diverse erbe e/o frutta. Inoltre, è disponibile un'ampia gamma di miscele a cui sono stati aggiunti aromi o che sono arricchiti con vitamine, ad esempio. Fino a 300 piante diverse e 400 parti di piante sono utilizzate per fare infusi a base di erbe e frutta. Le parti della pianta che vengono utilizzate sono correlate alla presenza delle sostanze aromatiche nella pianta stessa. Se consideriamo le foglie, citiamo, ad esempio, le foglie di arancio o foglie di menta piperita); se invece si utilizzano frutta o pezzi di frutta, consideriamo pezzetti di mela o punte di rosa canina, ecc.; infine, per i fiori, si utilizzano ad esempio fiori di tiglio o fiori di camomilla. Con i fiori di camomilla (Matricaria recutita) si preparano infusi notoriamente caratterizzati da molteplici benefici determinati dai suoi principi attivi. Gli infusi delle diverse erbe/piante da infuso prevedono l’utilizzo di foglie e sommità fiorite di una sola erba (infuso monocomponente) o più erbe (infusi multicomponenti) scelte per le loro proprietà. Il tempo di infusione in acqua bollente per la camomilla ed erbe da infuso varia dai 4/5 a più di 10 minuti. I possibili ingredienti per l'uso nelle infusioni di erbe e frutta sono elencati nella "Inventory List of Herbals Considered as Food" della associazione europea di riferimento, THIE (Tea & Herbal Infusions Europe). Segmento dinamico che registra trend positivi anno dopo anno, caratterizzato da un’offerta che risponde alle esigenze di salute e benessere del consumatore moderno sempre più attento, informato a ciò che acquista e porta in tavola, alla ricerca di prodotti naturali. L’uso di infusi e camomilla è ormai da tempo non più limitato all’uso domestico o nei centri di wellness ma si allarga ai locali di ristorazione come bar, pub, taverne, costituendo così un’alternativa di consumo ad altre bevande. Le occasioni di consumo aumentano anche se il momento prevalente rimane quello della sera dopo cena o prima di andare a dormire. Al tradizionale consumo della camomilla si affiancano infusi a base di melissa, passiflora, finocchio, ecc. Il trend è in crescita e si affianca a tutte quelle pratiche legate al benessere e alla cura delle persone. Il consumatore si sta evolvendo: sempre più attento a ciò che compra e sensibile ai metodi di produzione delle aziende, agli ingredienti scelti per realizzare i prodotti, agli effetti di ciò che consuma e all’ “impronta ecologica” sul pianeta.

    Valore complessivo del settore

    Nel 2022 il comparto tè, camomille e infusi ha registrato una contrazione dei volumi prodotti che si attestano su 2.644 filtri (-6,1%) ed un valore corrispondente di 260,5 milioni di euro (-3,7). Vale dunque 2,85 miliardi di filtri il mercato di tali prodotti, con un fatturato di 269 milioni di euro. Anche il mercato delle spezie/erbe aromatiche ha evidenziato un fatturato di 196,6 milioni con una flessione analoga pari al -2,7%.

    Chips e Snacks

    Le patatine, inventate oltre 160 anni fa, sono da tempo uno degli snack salati più amati al mondo. La ricetta per le classiche patatine fritte è cambiata poco nel corso dei decenni e, anche se oggi il processo è automatizzato e su una scala molto più grande, le patatine sono ancora oggi ottenute fondamentalmente patate fresche, affettate e fritte in oli vegetali.
    È ampiamente riconosciuto che le patatine fritte sono state prodotte per la prima volta nel 1853 da uno chef indiano americano, George Crum, nell'elegante hotel Moon's Lake House a Saratoga Springs, New York. Il magnate della ferrovia Mr. Cornelius Vanderbilt che era un cliente estremamente esigente si era lamentato del fatto che le sue patatine non erano state tagliate abbastanza sottili e le ha ripetutamente rimandate in cucina. Sconvolto dal fatto che qualcuno avrebbe criticato la sua cucina, Crum tagliò una nuova porzione di patate sottilissime, le frisse in olio bollente e poi le salò.

    Gli snack salati possono far parte di una dieta equilibrata

    Le aziende sono impegnate a promuovere una dieta equilibrata, anche attraverso una grande varietà di prodotti diversi e migliorando il gusto e la qualità nutrizionale dei loro prodotti. Ciò avviene attraverso la riformulazione di prodotti standard e l'innovazione per fornire prodotti con una composizione nutrizionale sempre migliore.
    Le aziende forniscono ai consumatori informazioni nutrizionali per aiutarli a fare scelte consapevoli. Promuovono inoltre diete e stili di vita sani ad esempio partecipando e finanziando iniziative sportive, programmi educativi e l’attività fisica.

    In cifre

    Proseguendo la crescita che nel 2020 aveva premiato i prodotti indulgence come componente di una alimentazione soddisfacente e gustosa, il mercato di chips e snacks salati, che nell’anno citato aveva visto un incremento complessivo del 9,7% in volume a fronte di un +10,6% in valore derivante quasi esclusivamente dal consumo domestico, ha chiuso il 2021 con una quantità di 122.480 tonnellate in rialzo del 5,3% sull’anno precedente, corrispondente a un valore di 943,8 milioni di euro, in crescita dell’8,2%.

    Per saperne di più

    www.esasnacks.eu

    Non sono solo patatine

    Molti altri snack salati sono prodotti con metodi diversi. Uno di questi metodi è noto come "estrusione" che può dividersi in due grandi famiglie: diretta ed indiretta.

    Estrusione diretta
    Gli estrusi di questa famiglia (che possono avere varie forme tra cui quella di riccioli di mais, anellini, palline) furono inventati negli Stati Uniti nei primi anni '30. Si ottengono partendo principalmente da una miscela di farine ed acqua. Tale miscela passa attraverso un cilindro (estrusore) all’interno del quale si trova una vite senza fine che con il suo avvitamento/movimento lo comprime creando alte pressioni che sono la causa della cottura di tale miscela (nel caso non fosse sufficiente questa energia meccanica tali macchine possono utilizzare in aiuto anche energie termiche quali, vapore o olii diatermici che completano la cottura dell’amido). Una caratteristica di questa tecnologia è che l’amido è completamente cotto e quindi il prodotto derivante da questo processo è pronto ad essere consumato. Alla fine del cilindro, l’impasto passa attraverso una trafila che gli dona la forma finale desiderata. Dal prodotto (estruso) viene quindi rimossa l’acqua in eccesso attraverso una fase di essiccamento che ne consente la stabilizzazione e la conservazione nel tempo. Se la ricetta lo prevede il prodotto viene condito ed aromatizzato prima di essere confezionato.

    Estrusione indiretta
    Tale tecnologia, molto simile alla precedente, si differenzia solo nella parziale cottura dell’amido nella fase di estrusione . Questo processo consente la realizzazione di un prodotto che, una volta essiccato, dovrà essere cotto attraverso varie forme (principalmente frittura ed espansione in aria calda) prima di essere consumato. Le miscele di partenza per questi prodotti possono essere molto più “complesse” rispetto a quelle utilizzate per l’espansione diretta dal momento che si possono utilizzare una più ampia scelta di ingredienti (riso, farina di patate, cereali, legumi, frutta etc). Le forme del prodotto finale anche in questo caso possono essere le più varie (animali, forme geometriche, forme di pasta) fino a produrre (estrudere) una sfoglia che può essere quindi stampata come i normali biscotti. Dopo la cottura finale , se la ricetta lo prevede, i prodotti vengono aromatizzati e sono pronti da gustare.

    Le Tortilla

    Sono fatte da mais macinato mescolato in pasta, arrotolato in un foglio e tagliato in forme, spesso triangoli. Questi sono tostati, leggermente fritti e aromatizzati per produrre chips di mais dorate e croccanti. Gli snack al forno sono fatti con patate, mais, farina di frumento o miscele di questi e altri ingredienti come l'amido. Sebbene i 'riccioli di mais' possano essere chiamati snack al forno, quest'ultimo termine viene generalmente utilizzato per prodotti che vengono prodotti da un foglio di pasta estruso che viene poi tagliato ed essiccato rendendo il prodotto finito un prodotto a minor contenuto di grassi. Una piccola quantità di olio viene solitamente aggiunta al prodotto prima che sia aromatizzato e confezionato.

    I Pretzel

    Sono ciambelline salate prodotte a partire da un impasto ottenuto dalla farina di grano più fine e modellate nella classica forma a pretzel e cotte al forno. Sono disponibili anche altri prodotti pretzel, ad es. salatini ripieni, frittelle pretzel, ecc.

    I popcorn

    Risalgono alle antiche civiltà inca e peruviane intorno al 300 d.C. Per i popcorn vengono coltivate varietà speciali di mais e il popcorn è classificato come uno "snack soffiato". I chicchi di mais crudi passano attraverso forni che ne causano l’esplosione (l’apertura del chicco di mais). Il prodotto così ottenuto è pronto per essere consumato.

    Gli snack a base di frutta a guscio

    Stanno diventando sempre più popolari poiché i consumatori cercano sempre di più opzioni salutari. Per soddisfare i gusti e le preferenze di tutti, l'industria degli snack salati sta rispondendo alla domanda dei consumatori offrendo un'ampia varietà di opzioni. Di gran lunga lo snack più importante è l'arachide. La sua storia è un viaggio dal Sud America, all'Asia, ad est attraverso l'Atlantico e di nuovo al Nord America. Si ritiene che le arachidi siano originarie del Sud America a partire dal 300 a.c. circa e oggi sono coltivate principalmente in India, Cina, Stati Uniti, Africa e Argentina. Tecnicamente l'arachide è in realtà un legume, simile ai fagioli.

    L'arachide non fu usata come alimento per l’uomo fino alla Guerra Civile negli Stati Uniti, quando le truppe del Nord e del Sud la usarono come fonte di cibo durante i periodi difficili. Nel 1870, P.T. Barnum ha iniziato a usare noccioline tostate calde come snack nel suo rinomato circo. Le arachidi furono presto vendute a tutti i tipi di eventi pubblici ed entrarono veramente nel mondo degli snack commerciali nel 1906 quando Amedo Obici, un emigrante italiano negli Stati Uniti, sviluppò un processo per la tostatura commerciale di arachidi sgusciate sott'olio.

    Ci sono molti altri tipi di snack a base di frutta a guscio come mandorle, anacardi, pistacchi, nocciole, noci, noci pecan, macadamia e noci del Brasile.
    È ampiamente riconosciuto che il consumo regolare di noci può costituire parte di una dieta sana ed equilibrata. Le noci sono un'importante fonte di sostanze nutritive, tra cui fibre alimentari, rame, ferro, magnesio e potassio.

    Miele

    IN BREVE

    Il miele è un prodotto dolce naturale che le api producono dal nettare o dalle secrezioni delle piante che esse bottinano e trasformano, combinandole con sostanze specifiche proprie. Le api successivamente depositano, disidratano, immagazzinano e infine lasciano maturare il miele nei favi dell’alveare. In questi casi si tratta di “miele di fiori o di nettare”. Le api possono ottenere miele anche a partire da sostanze secrete da insetti succhiatori che vivono sulle piante; in questo casi il prodotto si denomina “miele di melata”.

    STORIA

    Per millenni, per i popoli antichi, primi fra tutti gli ittiti, da cui forse deriverebbe il termine melit, il miele ha rappresentato l’unico alimento zuccherino disponibile in natura. Un alimento che Greci, Romani e prima di loro gli Antichi Egizi hanno considerato di enorme importanza per il benessere degli uomini: già tremila anni fa la medicina ayurvedica ne conosceva infatti le proprietà. Gli antichi Egizi, invece, erano già apicoltori provetti. Ne sono prova i basso rilievi e le pitture murali incise su numerosi templi della valle del Nilo: raffigurano uomini al lavoro con le api. Per gli Egizi, il miele non era un semplice alimento: era il “cibo degli dei”. Nell’Antica Grecia il saggio Pitagora lo raccomandava come alimento di lunga vita, mentre i romani ne importavano grandi quantità da Cipro, dalla Spagna e da Malta. E, come gli egizi, erano soliti adoperarlo in mille modi: nell’alimentazione e per la preparazione del vino di miele (il famosissimo idromiele), come conservante alimentare, per la preparazione di numerose salse agrodolci. Inoltre, sempre nell’Antica Roma, l’uso medicinale rimaneva il più diffuso, per curare, ma anche per prevenire, le malattie. Nel medioevo l’imperatore Carlo Magno obbligò ogni contadino del suo impero ad allevare api: questo è il momento in cui l’uomo diviene apicoltore. Con la scoperta delle Americhe arrivò in Europa, in gran quantità, lo zucchero di canna che mise in crisi i consumi di miele. E solo grazie alla curiosità degli scienziati del ‘700 e ‘800 il “nettare degli dei” non venne cancellato del tutto dalla faccia della Terra, anzi pian piano riprese ad essere lavorato dagli apicoltori moderni.

    TIPOLOGIE

    Si è soliti affermare che il miele sia fatto dalle api. L’affermazione è solo parzialmente vera, in quanto – pur riconoscendo il ruolo imprescindibile svolto dalle api - ciò che caratterizza organoletticamente il miele in realtà è la sua origine botanica. In natura esistono quindi numerose varietà di miele, che si distinguono per aspetto, profumo e gusto, in relazione alle diverse caratteristiche delle differenti piante nettarifere esistenti. Nella pratica si è soliti distinguere tra mieli in uniflorali, quando in possesso di un’unica origine botanica (es. acacia, agrumi, castagno) e mieli poliflora, chiamati anche millefiori, che nascono dalle innumerevoli combinazioni di piante. La cristallizzazione del miele è un processo naturale, che non altera la sua qualità, se non l’aspetto. E’ presente in molti mieli, salvo alcune eccezioni (acacia, castagno, miele di melata).

    NORMATIVE

    Il miele è tra i prodotti alimentari soggetti a specifica legislazione in ambito europeo. La direttiva 2001/110/CE del Consiglio definisce infatti il prodotto che può essere commercializzato utilizzando la denominazione «miele», prevedendo in particolare l'obbligo di rispettare un nutrito numero di caratteristiche di composizione. Le principali varietà di miele sono definite in funzione della loro origine botanica o del loro metodo di produzione e/o presentazione. Inoltre, la direttiva stabilisce le modalità di indicazione obbligatoria dell’origine del miele. In ambito italiano la direttiva europea è stata implementata con il Decreto Legislativo 21 maggio 2004, n.179 che in materia di indicazione dell’origine geografica del prodotto, impone per tutti i mieli confezionati in Italia l’indicazione del Paese di origine. Tale obbligo si applica anche alle miscele di mieli, diversamente da quanto previsto in ambito europeo.

    VALORI NUTRIZIONALI/VANTAGGI PER LA SALUTE

    Il miele è considerato un alimento salutare, con proprietà nutritive, di naturalità e di salubrità. Il miele è costituito prevalentemente (78% - 80%) da zuccheri semplici (glucosio, fruttosio, saccarosio), acqua (circa 18%), mentre la parte rimanente – che determina le proprietà benefiche - è rappresentata da acidi organici, proteine e aminoacidi liberi, sali minerali, vitamine, enzimi e altri microelementi. Il miele ha un potere dolcificante superiore allo zucchero comune, ma un minor potere calorico, a parità di peso. Essendo un prodotto mono ingrediente, l’apposizione della tabella nutrizionale sulle confezioni di miele da parte dei produttori è facoltativa.

    In cifre

    Gli italiani continuano ad avere un’immagine positiva del miele, riconosciuto come alimento salutare, dotato di proprietà benefiche. Nel 2022, il calo dei consumi di miele preconfezionato (- 5% a volume) è stato in linea con quello subito dal settore alimentare. Il fatturato è invece salito del +3,7%. Grazie alle buone performances del miele impiegato come ingrediente in prodotti alimentari, il fatturato totale del comparto miele nel 2022 è stimabile in circa 185 milioni di euro (+5% rispetto al 2021).

    PER Saperne di più

    www.dolcecomemiele.it

    Involucri naturali per salumi

    Il Budello Naturale

    Il budello naturale di origine animale è costituito da tratti dell’intestino animale, svuotato, lavato e trattato (secondo la normativa sanitaria vigente) proveniente da animali giudicati sani alla visita ante e post mortem, effettuata presso macelli autorizzati UE. Le specie animali utilizzate sono suino, bovino, ovino, caprino ed equino. Il tratto intestinale utilizzato definisce la tipologia di salume, donandogli la forma caratteristica.

    Naturale, per scelta

    Insaccare salumi in budello naturale è sinonimo di qualità. Il budello naturale esalta il gusto naturale della carne attraverso una migliore traspirazione dell’impasto ed una maggiore interazione con l’ambiente in cui il salume viene stagionato. Garantisce quindi una maggiore caratterizzazione del salume in funzione della esperienza, capacità, gusto e necessità del suo produttore. Il budello naturale è la pergamena nella quale è scritto cosa accade durante la stagionatura del salume: a seconda delle muffe nobili che si formano durante questo fondamentale processo si può capire se la stagionatura è avvenuta in modo corretto o meno, per il raggiungimento di un prodotto ottimale, all’insegna non solo della qualità ma anche della tradizione. E’ il mediatore per antonomasia, una membrana che collega il prodotto con il luogo di produzione - il territorio - alla ricchezza tipica dei profumi e delle caratteristiche organolettiche. Il valore aggiunto di un salume insaccato in budello naturale non è solamente quello organolettico; un altro aspetto fondamentale dell’insacco in budello naturale è il legame indissolubile con la tradizione e con la cultura del “savoir faire” del territorio a cui è connessa la ricetta realizzata, portando sulla tavola la storia di una tradizione millenaria. Territorio significa radice, una radice culturale, un habitus enogastronomico che tutti assumiamo sin dall’infanzia e che prende oggi il nome di tipico, proprio per tutelare e difendere quella cultura gastronomica caratteristica del territorio

    Cenni storici

    L’insacco della carne (il nome salume deriva dall’etimo latino salumén “insieme di cose salate”) inizia in epoca antica (circa V sec A.C.) e nasce dall’esigenza di poter conservare la carne non disponendo di metodi di conservazione alternativi alla salagione e alla stagionatura. L’insacco avveniva solo durante l’inverno dove si sfruttavano le temperature più rigide, la salagione e la stagionatura erano metodi che permettevano di conservare la carne più a lungo e di consumarla durante l’anno. Il budello naturale è parte costituente ed intrinseca del salume. Scoprire la possibilità di utilizzare i diversi tratti dell’intestino animale ha permesso di insaccare la carne e quindi la nascita dei salumi. La valorizzazione del budello naturale e lo sviluppo delle varie tecniche produttive ha poi permesso di trasformare un’operazione di conservazione in un’arte in grado di esprimere colori, profumi e sapori sublimi. L’evoluzione delle ricette, fino all’epoca contemporanea, non può prescindere da questa millenaria tradizione. Si sono così tramandati i metodi di produzione, gli usi dei diversi tipi di budello naturale, le ricette, le spezie e gli aromi con i quali i salumi assumono forma, colore, profumo e gusto caratteristico del territorio di provenienza e del suo produttore.

    Per maggiori informazioni visita il sito www.budellonaturale.it

    ELENCO AZIENDE ASSOCIATE

    ABOCA S.P.A. SOCIETÀ AGRICOLA - Località Aboca 20 - 52037 Sansepolcro (AR) - www.aboca.com/it

    ALBRO S.R.L. - Via Ponassi 5 - 15060 Borghetto di Borbera (AL) - www.albro.it  

    ALCOR S.R.L. - Via Ottoponti Bragagnina 48 - 46019 Viadana (MN) - www.alcorsrl.it 

    APICOLTURA CASENTINESE S.R.L. - Via dell'Artigianato 10/12 - 52011 Bibbiena (AR) - www.apicolturacasentinese.com  

    APICOLTURA PIANA S.P.A. - Via G. P. Piana 1450 - 40024 Castel San Pietro Terme (BO) - www.pianamiele.com  

    APICOLTURA VANGELISTI S.P.A. - Via Roma 82 - 52017 Stia (AR) - www.mielevangelisti.it/it/index.php  

    AZIENDA AGRIMONTANA S.P.A. - Localita Ponte della Sale - 12011 Borgo San Dalmazzo (CN) - www.agrimontana.it  

    BAILOCOM S.R.L. - Via a. Ceccon 13 - 35010 Loreggia (PD) - www.bailocom.it  

    BEE ON S.R.L. - Via Carducci 11 - 20123 Milano (MI)  

    BLANCASINGS INDUSTRIALE S.R.L. - Via Monte Grappa 17 - 20067 Tribiano (MI) - www.blancasings.com  

    BONETTI S.P.A. - Via delle Forze Armate 300 - 20152 Milano (MI) - www.zafferano-3cuochi.it  

    BONOMELLI S.R.L. - Via Montecuccoli 1 - 23843 Dolzago (LC) - www.bonomelli.it  

    CAMEO S.P.A. - Via Ugo La Malfa 60 - 25015 Desenzano del Garda (BS) - company.cameo.it  

    CANNAMELA DIVISIONE DI BONOMELLI S.P.A. - Via Enrico Mattei 6 - 40069 Zola Predosa (BO) - www.cannamela.it  

    COSWELL S.P.A. - Via Piero Gobetti 4 - 40050 Funo DI Argelato (BO) - www.coswell.biz/home-it  

    DROGHERIA & ALIMENTARI S.P.A. - Via Nilde Iotti 23/25 - 50037 San Piero a Sieve (FI) - www.drogheria.com

    EKATERRA ITALY S.R.L. - Viale Luca Gaurico 9/11  - 00143 Roma (RM)  

    EVERTON S.P.A. - Regione Bessiche 70 - 15070 Tagliolo Monferrato (AL) - www.evertonspa.it  

    FERRERO S.P.A. - P.le Ferrero 1 - 12051 Alba (CN) - www.ferrero.it 

    FORTIS S.R.L. - Via delle Nazioni 83 - 41122 Modena (MO) - www.fortis-casings.com  

    FRATELLI PAGANI S.P.A. - VIA ENNIO 20 - 20137 Milano (MI) - www.fratellipagani.it  

    G.B. AMBROSOLI S.P.A. - Via Ambrosoli 12 - 22027 Ronago (CO) - www.ambrosoli.it 

    GI.BI. S.R.L. - Via R. Carriera 76 - 41010 San Damaso (MO) - www.gibispa.it 

    GRAMM S.P.A. - Via di Mezzo ai Piani 14 - 39100 Bolzano (BZ) - www.gramm-spa.it 

    HERO ITALIA S.P.A. - Via Leoni 4 - 37121 Verona (VR) - www.hero.it 

    I.S.A. DI CONTI VIRGINIO & C S.N.C. - Via Redipuglia 71 - 24047 Treviglio (BG)

    I.S.B. INDUSTRIA SICILIANA BUDELLA S.R.L. - Contrada Angeli - S.S. 113 km 345 - 91013 Calatafimi (TP) - www.isb.it  

    IL CELESTE DONO S.R.L. - Via Carducci 22 - 22066 Mariano Comense (CO) - www.ilcelestedono.it 

    IRBUR S.R.L. - Via Carrara Arginello 9 - 48022 Lugo (RA) - www.irbur.com  

    ITALCASING S.R.L. - Contrada Lauretta 14 - 86042 Campomarino (CB) - www.italcasing.it  

    ITALPEPE 2 S.R.L. - Via Ardeatina 2479 - 00134 Roma (RM) - www.italpepe.com   

    JULIUS MEINL ITALIA S.P.A. - Via Macello 26/B - 39100 Bolzano (BZ) - www.meinlcoffee.com/it/ 

    KELLANOVA S.P.A. - Via Torri Bianche 6 -  Palazzo Tiglio - 20871 Vimercate MB - www.kelloggs.it 

    LA.BU.NAT. S.R.L. - Via Basaglie 4 - 46026 Quistello (MN) - www.labunat.com  

    L'APE DI GARDIN S.R.L. - Via Matteotti 27 - 36048 Barbarino Mossano (VI) - www.apegardin.it;

    LATTANZI S.R.L. - Via Ca' del Vento 287 - 47863 Novafeltria (RN) - www.mielelattanzi.it  

    LUIGI F. RONCA S.R.L. - Strada per Genova 35 - 15057 Tortona (AL) - www.luigironca.com  

    MONDELEZ ITALIA S.R.L. - Via Nizzoli 3 - 20147 Milano (MI) - www.mondelezinternational.it 

    NATURACTIVA S.R.L. - Via E. De Sonna 2 - 10121 Torino (TO) - www.naturactiva.it  

    NESTLÈ ITALIANA S.P.A. - Via del Mulino 6 - 20090 Assago (MI) - www.nestle.it 

    PAI INDUSTRIALE S.P.A. - Via Turati 29 - 20121 Milano (MI) - www.pai.it  

    POMPADOUR TÈ S.R.L. - Via Luigi Negrelli 11 - 39100 Bolzano (BZ) - www.pompadour.it  

    PREZIOSI FOOD S.P.A. - Zona A.S.I. San Nicola di Melfi - 85025 Melfi (PZ) - www.preziosifood.com  

    R.TWINING AND COMPANY LIMITED Altra - Via Nicola Piccinni 2 - 20131 Milano (MI) - www.twinings.it  

    RISO GALLO S.R.L. - Viale Riccardo Preve 4 - 27038 Robbio (PV) - www.risogallo.it  

    SAN CARLO SNACKS S.P.A. - Via F. Turati 29 - 20121 Milano (MI) - www.sancarlo.it

    SAVONITTI MATTIA S.A.S. - Piazza della Chiesa 14 - Fraz. Goricizza - 33030 Codroipo (UD) - www.savonitti.com  

    SOCIETÀ ITALIANA BUDELLA S.R.L. - Via Trieste 3-5 - 20016 Pero (MI) - www.italianabudella.it 

    VIS S.R.L. - Via al Ponte 9 - 23030 Lovero Valtellino (SO) - www.visjam.com 

    WEBB JAMES S.R.L. - Via delle Cateratte 84 INT.11 - 57122 Livorno (LI) - www.webbjames.it